Trento, 29 ottobre 2012
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La grande grinta di Matteo Burgsthaler (foto Trabalza) |
“Avevamo fretta di muovere i primi passi nella nostra classifica – ammette sorridendo il centrale Matteo Burgsthaler, grande protagonista a muro fra giovedì e domenica - ; è vero che sino a sabato avevamo giocato solo una partita di campionato, ma quello zero in graduatoria ci dava obiettivamente proprio fastidio. Anche per questo motivo siamo quindi entrati in campo al PalaKemon molto determinati e consci della difficoltà della gara; il 3-0 così netto può far pensare ad una partita semplice, in realtà non lo è stata perché San Giustino è un campo caldissimo che sa come metterti, sportivamente parlando, pressione. La differenza l’ha fatta sicuramente il nostro atteggiamento mentale, abbiamo contenuto bene i nostri avversari in tutti i fondamentali e siamo stati in grado di aiutarci l’un l’altro nei momenti di difficoltà. E’ importante, in questo momento della stagione così denso di impegni, riuscire a conquistare regolarmente i tre punti, ma lo è ancora di più se questi risultati arrivano attraverso lo spirito di gruppo. C’è stata costante assistenza fra di noi”.
“La svolta mentale, da questo punto di vista, credo che sia arrivata durante il Mondiale per Club – continua il centrale trentino - . Nella partita della prima fase con il Sada Cruzeiro, quella vinta per 3-2, siamo riusciti a compiere un passo importante, perché sin lì eravamo stati bravi a vincere i set in cui prendevamo saldamente in mano le operazioni ma non quelli in cui invece eravamo costretti ad inseguire. Contro i brasiliani abbiamo colmato anche questo gap e da lì in avanti è stato tutto più semplice: abbiamo capito le nostre grandi potenzialità e siamo tornati ad essere quella squadra che si era vista durante la scorsa stagione e che invece nelle prime partite abbiamo faticato a diventare. In questo modo possiamo guardare al prossimo impegno con maggiore fiducia; la Champions League di quest’anno è ancora più difficile, perché non concede spazio ad errori. Siamo stati bravi ad andare subito a segno con la Stella Rossa, ma ora dobbiamo dare continuità ai nostri risultati”.
“Sono contento di rendermi utile e spero di poterlo fare ancora in questa stagione – conclude Burgsthaler - ; rispetto all’anno scorso parto da un livello differente, da una condizione tecnica e mentale più alta. Il mio obiettivo non è rubare il posto ai due centrali che ho davanti ma semplicemente quello di fare il mio quando Stoytchev me lo chiede. Vivo bene questa condizione perché mi sento parte del gruppo e del progetto; così diventa anche più facile entrare in campo e dare sempre il massimo”.
Ufficio Stampa